Il 'Vergani' aiuta la Caritas e i bimbi ricoverati

Il Preside Urbinati ha illustrato le iniziative del progetto 'Atelier del gusto e collaborazione con il territorio': «Sensibili allo spirito del Natale»

Il Resto del Carlino - 22 dicembre 2020

Didattica e sociale uniti contro le difficoltà legate a quest'ultimo periodo di crisi: il preside dell'Istituto Vergani, Massimiliano Urbinati, ha presentato l'iniziativa che vede coinvolti studenti e docenti, dal primo al quinto anno. L'obiettivo è quello di legare gli alunni al tessuto sociale della città. «La nostra scuola - afferma Urbinati - in questo momento di difficoltà non è insensibile allo spirito del Natale: infatti, in accordo con i reparti di Geriatria e Oncologia Pediatrica, con Caritas (che collabora con l'istituto da Pasqua) e con l'Associazione Giulia (che invece collabora ormai da anni con l'alberghiero), il Vergani si è impegnato in attività benefiche che si svolgeranno nell'ambito del progetto «Atelier del Gusto e Collaborazione con il Territorio».«ll Vergani vuole essere impresa sociale - continua il preside  non solo un semplice istituto o un erogatore di corsi brevi: vogliamo essere un punto di riferimento per i valori di Ferrara - Insomma la volontà di Urbinati è quella di essere “un collante della comunità e penso - aggiunge - che una tale ambizione debba riguardare tutte le scuole. Sono stati i ragazzi stessi a fare diverse proposte “gli studenti di quarta e di quinta - spiega lo chef Liborio Trotta - ci hanno chiesto di devolvere ai più bisognosi quello che viene prodotto durante le esercitazioni pratiche e noi abbiamo accolto l’idea”. In particolare in occasione del Santo Natale, gli studenti hanno cucinato un tipico dolce ferrarese la ciambella-biscotto chiamata brazadlin. I biscotti verranno distribuiti all’Ospedale Sant’Anna, ai bambini dell’Oncologia Pediatrica ma anche in Geriatria grazie alle braccia operative dell’Associazione Giulia. Non solo. Già da ieri decine, di confezioni contenente i prodotti, sono stati donati alla Caritas che li ha distribuiti in mensa: «abbiamo voluto un dolce di qualità - spiega la volontaria Caritas, Maria Teresa Stampi - e non degli scarti, perché le persone che noi accogliamo, meritano dolcezza, qualità e amore». «Vogliamo trasmettere ai ragazzi il senso di partecipazione - conclude Urbinati - fondamentale per l’ingresso nella società.